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al testo di Annalisa Scialpi
Non ti dissi torna
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Non ti dissi 'torna', che gli avi nomadi, mia grande fortuna, già chiusero gli steccati dove, con le oche e gli animali benedetti, sorride ancora Innocenza. Non ti dissi 'torna' che il tuo pesante passo mai contendere potrà con l'insostenibile leggerezza dell'erba che spande nel cuore un canto arcano e verginale. Non ti dissi 'torna', ma pregai il passero perchè m'insegnasse il segreto della semplicità che dà ali alla vita. Il Graal è versato, profanato dalla tua ignoranza, ma il mio sogno è ancor più limpido dell'acqua, ruggente come il Fuoco che tu non comprendesti, non rubasti, perdendo l'Immortalità. Perciò ti dissi: 'Va e impara a vivere, se puoi'. Fu poi la carità a darmi scettro, corona e ali.
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Caterina Alagna
- 12/10/2023 12:02:00
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Come sempre i tuoi versi sono pregiati ed elevati. Lignoranza appesantisce le cose, è lorigine del male nel mondo perché rende complesso ciò che è semplice e così facendo abbrutisce il mondo. La carità, nel senso di caritas ( almeno io così ho inteso la tua poesia), ovvero di amore, è il solo strumento per abbracciare e comprendere questo mondo. La carità ci insegna a vivere.
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Vincenzo Corsaro
- 12/10/2023 11:15:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
A volte è necessario essere duri e irremovibili per il bene altrui, perché è proprio affrontando la vita che simpara a vivere, soprattutto da soli. Non si aiuta qualcuno prendendolo per mano e conducendolo passo dopo passo. Per questo secondo me è nella chiusa tutto il senso della tua poesia, perché quella "carità" è il bene che si riceve per aver dato il modo di crescere a chi ne aveva bisogno. Ricordo mio padre che mi diceva spesso: "Chi ti vuol male ti fa ridere, chi ti vuol bene ti fa piangere" e cè tanta verità in questo. Comunque bella la poesia, grazie e ciao :)
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